**La Grande Aquila negli Anelli del Potere 2: Significato e Anticipazioni per la Stagione 3**

Le Grandi Aquile si fanno notare in Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, contribuendo a un susseguirsi di eventi dall’esito incerto. Questi maestosi uccelli sono già noti ai sostenitori del franchise, poiché hanno fornito assistenza a Gandalf in opere precedenti come Lo Hobbit, La Compagnia dell’Anello e Il Ritorno del Re. In questa serie, il focus è posto su aspetti aggiuntivi del coinvolgimento delle Grandi Aquile nel legendarium di Tolkien, in particolare con riferimento al grave declino di Númenor.

l’apparizione delle grandi aquile nella stagione 2 di gli anelli del potere

Nel terzo episodio della seconda stagione di Gli Anelli del Potere, il processo di incoronazione della Regina Míriel prende una piega inaspettata. Dopo le eclatanti perdite subite da Númenor in battaglia nelle Terre del Sud, la popolazione si ribella contro la loro sovrana. Durante l’incoronazione esplodono conflitti, accentuati dalla rivelazione di Eärien (figlia di Elendil) sul possesso di un palantír da parte di Míriel. L’arrivo improvviso di una Grande Aquila aggrava la tensione. Pharazôn si avvicina a essa, e i Númenóreani interpretano questo evento come un segnale che egli debba assumere il ruolo di re. Ma quali erano le reali intenzioni di quest’apparizione?

origini e significato delle grandi aquile ne il signore degli anelli

Le Grandi Aquile sono creature antiche e sagge, leali ai Valar, entità simili a arcangeli residenti a Valinor (Le Terre Immortali). Questi uccelli rispondono in particolare a Manwë, il re dei Valar, e hanno servito come messaggeri e spie in tutte e tre le Ere della Terra di Mezzo. Questo legame spiega l’affinità con Gandalf, un Maia al servizio di Manwë.

I Valar intervengono raramente nelle dinamiche della Terra di Mezzo, e anche le loro Aquile mantengono una certa distanza. Manwë si serve di queste creature per monitorare la situazione, specialmente il crescente potere di Sauron, e occasionalmente forniscono supporto a Gandalf, il quale opera nella Terra di Mezzo su incarico dei Valar. Ogni azione delle Grandi Aquile in Il Signore degli Anelli riveste un significato speciale, simboleggiando l’intervento divino e un destino predeterminato.

la grande aquila non supporta pharazôn in gli anelli del potere

I cittadini di Númenor comprendono che l’apparizione di una Grande Aquila rappresenta un segnale di grande rilevanza. Questo evento, verificatosi durante l’incoronazione, ha un forte significato, ma tocca ai presenti definire il suo impatto. L’Aquila non si sofferma a chiarire i propri intenti. Ritenendo inadeguata la Regina Míriel, la popolazione decide di interpretare il messaggio come un annuncio per un nuovo leader, Pharazôn.

In base al canone, si può ragionevolmente dedurre che questa interpretazione non sia corretta. Il regno insulare di Númenor fu un dono dei Valar agli uomini della Prima Era che si unirono agli Elfi contro Morgoth. L’alleanza tra queste due razze ha portato a Pharazôn conquistare sostegno, alimentato dal pregiudizio contro gli Elfi. Dal momento che le Grandi Aquile avevano sostenuto il padre di Míriel (un uomo favorevole agli Elfi) alla sua incoronazione, non appare irragionevole concludere che l’Aquila avvistata fosse lì in supporto della nuova regina, nonostante le astute manipolazioni di Pharazôn.

l’ascesa di pharazôn e il declino di númenor nella stagione 3 di gli anelli del potere

La salita di Pharazôn al potere non presagisce nulla di buono per Númenor. La sua avversione per gli Elfi si trasforma gradualmente in ostilità verso i Valar, indirizzando il regno verso un percorso oscuro. La resurrezione di Sauron porta a Pharazôn a credere che il suo popolo possa sfidare i Valar. Influenzato dal Signore Oscuro, Pharazôn ordina l’invio delle sue forze verso occidente, per attaccare Valinor.

Le conseguenze sono tutt’altro che favorevoli. I Valar distruggono la flotta di Númenor, e Eru Ilúvatar fa sì che una grande onda cancelli l’isola dalla mappa. Pharazôn e gran parte della sua gente (assieme alla forma fisica di Sauron) vengono uccisi, mentre solo coloro che fuggono verso la Terra di Mezzo (inclusi Elendil e Isildur) restano in vita per preservare la linea di sangue dell’antica città. Previsioni di questo evento erano state già illustrate dall’idea di Míriel nella prima stagione.

Sebbene Pharazôn sia solo agli albori della sua ascesa al potere nella seconda stagione, è probabile che le conseguenze drammatiche si manifestino nella terza stagione. Durante questo periodo, le Grandi Aquile continueranno a recitare un ruolo significativo. Secondo Tolkien, mentre i Númenóreani intraprendevano il loro cammino oscuro, i Valar inviavano nuvole tempestose a forma di Aquile per allertarli. Se l’Aquila avvistata nella seconda stagione fosse un segnale simile, potrebbe essere giunta per avvisare i presenti, poiché il destino di Númenor appare già segnato.

l’ascesa di pharazôn è parte di un piano superiore?

È lecito ritenere che la Grande Aquila sia giunta a Númenor per sostenere la regina, pur sapendo del fraintendimento che poteva causare fra la gente. Come precedentemente osservato, ogni apparizione di tali esseri in Il Signore degli Anelli segnala un’azione del destino. Gli abitanti della Terra di Mezzo (e di Númenor) godono di libero arbitrio e sono perlopiù lasciati liberi, ma Tolkien specifica che Eru Ilúvatar ha un Piano Superiore che i Valar devono garantire venga realizzato. L’interpretazione errata della Grande Aquila potrebbe rientrare in questo contesto.

Nonostante la catastrofica caduta di Númenor, l’evento è cruciale per il prosieguo della trama di Il Signore degli Anelli. Senza un’azione di Isildur, Frodo non avrebbe distrutto l’Unico Anello. Tale atto è frutto della fondazione del regno di Gondor da parte di Elendil. Elendil non sarebbe diventato re senza il crollo di Númenor, e quest’ultimo non sarebbe avvenuto se Pharazôn non fosse salito al trono. Tutti gli eventi del lore di Il Signore degli Anelli sono intricatamente interconnessi, e l’apparizione della Grande Aquila in Gli Anelli del Potere funge da simbolico monito in merito a tali legami.