La miniserie “Expats”, in cui recita la celebre attrice Nicole Kidman, ha suscitato notevole attenzione per essere stata soggetta a censura da parte di Amazon proprio nella città in cui è stata filmata. La serie, ispirata al romanzo del 2016 “The Expatriates” di Janice Y. K. Lee, esplora la vita vibrante di una comunità di espatriati, immersa in un ambiente di lusso e relazioni intense, seppur effimere, dove la sfera personale diventa pubblica, raccontata e ricordata con entusiasmo.
la controversa decisione di amazon
Nonostante la serie sia stata distribuita in tutto il mondo, gli spettatori di Hong Kong si sono trovati di fronte a un messaggio di indisponibilità al momento della trasmissione dei primi due episodi. Amazon ha optato per l’autocensura, presumibilmente per prevenire eventuali rischi commerciali futuri, una scelta che ha riflessi significativi sulla libertà di espressione e sulla percezione della serie.
retroscena di hong kong
Ambientata sullo sfondo di Hong Kong, “Expats” racconta il dramma di tre donne americane, unite per sempre da una tragedia sconvolgente. La prima puntata presenta una scena breve di una manifestazione in cui si invoca il diritto a elezioni generali reali. Inoltre, il trailer mostra una folla con ombrelli, un chiaro riferimento al Movimento degli Ombrelli del 2014, che simboleggiava la richiesta di maggiore democrazia nella scelta del capo dell’esecutivo della città.
Le politiche governative di Hong Kong hanno subito un inasprimento nel controllo del discorso politico, in risposta alle ampie proteste scoppiate nel 2019. Nel 2020, la Cina ha ratificato una Legge sulla Sicurezza Nazionale che rende penalmente perseguibili attività politiche quali proteste per l’indipendenza. Di conseguenza, si sono verificati arresti di attivisti e chiusure forzate di organi di stampa non allineati.
Il governo della città ha inoltre modificato l’ordinanza sulla censura cinematografica, autorizzando la rimozione di film che contengano rappresentazioni potenzialmente dannose per la sicurezza nazionale. In merito alla questione, il Bureau della Cultura, dello Sport e del Turismo non ha rilasciato commenti, invitando a rivolgersi direttamente ad Amazon per approfondimenti, come riportato dall’Associated Press.
considerazioni sulla produzione
La regista Lulu Wang ha descritto le precauzioni prese nella rappresentazione delle scene politiche durante un’intervista con BBC Radio 4. La maggior parte del girato politico è avvenuto a Los Angeles, con un attento lavoro di consulenza legale al fine di rispettare le responsabilità etiche e la sicurezza del personale coinvolto, alcune delle quali residenti a Hong Kong.
Il caso di “Expats” non è il primo episodio controverso legato alla serie: in precedenza, Nicole Kidman aveva suscitato polemiche per aver ricevuto esenzioni dalla quarantena obbligatoria di 21 giorni durante il picco pandemico, concessa per permettere alle troupe cinematografiche di svolgere il loro lavoro designato.
Le questioni sollevate da “Expats” riflettono la complessa interazione tra arte, politica e censura in un contesto urbano cambiato, presentando una realtà in cui la narrazione artistica si scontra con la sensibilità politica di un luogo. La serie è attualmente disponibile per la visione sulla piattaforma di Prime Video.
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